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SENTIERO DINO BUZZATI "Monte Sperone"

Descrizione


Due proposte per conoscere lo Sperone: un anello, tra boschi, borgate, casere e la salita alla vetta, fisicamente più impegnativa

Dettagli


Distanza: 12 km
Dislivello Salita: 920 m
Dislivello Discesa: 923 m
Duarata: 3H 38min
Periodo cosigliato:
Difficoltà:

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Descrizione Itinerario


Il percorso ad anello
Parte da Susin, attraversa i Lovatei, la Tagliafuoco, i Selle, il Parco Comunale, il centro di Sospirolo e la chiesetta di san Lorenzo.
Si parcheggia a Susin nei pressi dell’ex albergo Alpino Doglioni (480 m), da dove partì Dino Buzzati per la salita al Monte Sperone il 23 luglio 1920 (per un parcheggio più ampio consigliamo la piazza di Sospirolo).
Saliamo a fianco del Bar di Susin, poco dopo si raggiunge il vecchio lavatoio della frazione, poi si sale a destra per la vecchia e ripida strada comunale nel bosco e in breve si raggiunge la prima casa dei “Lovatei” con fontana, dove inizia un tratto in asfalto in salita. Dopo circa 100 metri al bivio si prosegue a destra e, oltrepassata una casa, si trova una fontana sulla sinistra da dove si può ammirare il bel panorama sulla vallata del Cordevole, sui monti dell’Alpago e sulla Sinistra Piave con il Col Visentin in evidenza.
Poco oltre si giunge ad un bivio, si prende ancora a sinistra sempre in lieve salita, fino a raggiungere uno slargo (con tavolo e panca) dove termina l’asfalto e inizia un tratto sterrato pianeggiante alternato a cemento nei tratti più ripidi. Dopo circa 200 metri si trova una rustica fontana di legno, mentre la strada prosegue in salita. Dopo 40 minuti di cammino poco prima di raggiungere un rustico (695 m) si devia a destra per la strada sterrata detta “Tagliafuoco”, che prosegue con continui saliscendi verso nord-est.
Chi intende accorciare il giro può scendere per il ripido sentiero (strada da musse) che parte 300 metri dopo l’inizio della “Tagliafuoco”, intercettando la strada che porta al tunnel artificiale della Pezzericola, quindi scendendo alle case “Gnas” (poco prima a sinistra bel esemplare di carpino), poi alla Cava e al sagrato della Chiesa di Sospirolo che si raggiunge in circa 20 minuti. Percorrendo invece la strada in quota si giunge al bivio con una croce votiva (670 m, 1 ora circa dalla partenza) che porta a scendere verso le case Osa e Selle. Se non abbiamo fretta, possiamo proseguire fino alla fine della “Tagliafuoco”, guadagnando una vista insolita del monte Sperone e salire oltre il crinale fino al “Cogol de Peramula” (725 m), utilizzato un tempo da boscaioli e carbonai, nei pressi del quale si gode del panorama sul lago, sul Canal del Mis, Gena e i Monti del Sole. Ritornando indietro e scendendo verso le case Osa e Selle, s’incontrano dei bei muretti a secco, qui in qualche tratto bisogna fare attenzione ai rovi. Si giunge a casera Osa (600 m) e subito dopo al caseggiato diroccato dei Selle che si aggira sulla facciata frontale, quindi si scende lungo una bella mulattiera. Poco dopo troviamo una fontana in cemento del 1924 e poco dopo il bivio a sinistra per la località “I Tonet”. Proseguiamo diritti raggiungendo le prime case Selle (535 m), precedute da un ampio spiazzo con una baita, dove inizia la strada in asfalto.
Dopo circa 1 ora e 30 minuti dalla partenza, si incrocia il sentiero del Parco “delle chiesette pedemontane” (495 m), noi proseguiamo dritti. Si raggiunge prima la località La Cava, e quindi la piazza della chiesa di Sospirolo. Si prosegue a sinistra verso il cimitero, quindi si scende nel bosco a fianco del parcheggio fino ad un bivio, dove si svolta decisamente a destra.
Oltrepassato un ruscello troviamo un pannello con la cartina del Parco Comunale e una panca, la strada sale e si raggiungono le prime case di Sospirolo con un parco giochi per bambini. Si costeggia piazza Lexy e si attraversa la strada provinciale fino ad un piccolo parco con fontanella di fronte al Municipio di Sospirolo; si sale e si prende a sinistra sotto la chiesetta di san Rocco, si prosegue quindi in falsopiano fino alla chiesetta di san Lorenzo con splendida vista sulla Piana di Gron e sulla vallata bellunese.Qui termina la strada asfaltata e inizia il prato.Dopo 150 metri circa si svolta a destra in salita, fiancheggiando la recinzione di una villa, si scollina raggiungendo la strada provinciale dove si gira a sinistra in direzione di Susin e in pochi passi si raggiunge la bella piazzetta del paese, caratterizzata da una simpatica fontana e dalla chiesetta di san Martino.Nei pressi, in una casa rurale con “piol” (portico con ballatoio), c’è un affresco che raffigura il Santo. La nostra escursione termina dopo circa 2 ore e mezza dalla partenza.

La SALITA al MONTE SPERONE

Lasciando la “Tagliafuoco” sulla destra si prosegue fino ad uno slargo al termine della strada in asfalto (813 m) dove si può parcheggiare, nei pressi di una casera chiamata “Staol dei Dori”.Si costeggia la casera e dopo circa 40 minuti si raggiunge uno spiazzo, si prosegue a destra in piano, poco dopo si taglia a metà una frana, poi si incrocia un sentiero da “musse” (slitte). Si piega a sinistra in salita per un tratto un po’ esposto e con una bella vista sulla vallata bellunese. Dopo circa 1 ora si arriva ad una forcella nei pressi del Col del Dof (1154 m), dove ci si affaccia sulla Valle del Mis. Si giunge quindi alle pendici prative del Pradel. Da qui si vedono in basso le abitazioni sopra la diga del Mis e d’estate le rigogliose fioriture (ranuncoli, genziane, iris). Nel tratto finale che porta alla vetta, il sentiero percorre l’esile crinale che separa i due ripidi versanti del monte. Pur privo di difficoltà particolari questo tratto è molto esposto, richiede attenzione ed è consigliato ai soli escursionisti esperti. La vetta dello Sperone (1262 m, 1 ora e 30’ dalla partenza) offre uno spettacolare panorama sul vallone bellunese e sui monti circostanti. Il percorso di ritorno si compie sulla stessa via di salita, fino al parcheggio, in circa 1 ora. Il percorso è segnalato con la classica colorazione bianca e rossa.

DINO BUZZATI (1906–1972) 
Scrittore, giornalista, pittore

Nato a San Pellegrino, Belluno, il 16 ottobre 1906. Morto a Milano, il 28 gennaio1972.
Buzzati crebbe in una famiglia tradizionale, dove era il terzo di quattro fratelli. Amava molto la musica (imparò sin da piccolo a suonare il violino ed il pianoforte), il disegno e la montagna, che costituiranno elementi fondamentali del poliedrico talento dell’artista.
I Buzzati vivevano a Milano, dove il giovane Dino frequenterà il ginnasio Parini e in seguito la facoltà di Giurisprudenza, per assecondare i desideri del padre che lo vedeva futuro avvocato.
Nel 1928, appena prima di terminare gli studi universitari, entra come praticante al Corriere della Sera del quale diverrà in seguito redattore. Sempre nello stesso anno si laurea in giurisprudenza con una tesi dal titolo La natura giuridica del Concordato.
Nel 1933 esce il suo primo romanzo, Bàrnabo delle montagne, al quale segue dopo due anni Il segreto del Bosco Vecchio. Mentre è del 1939 quello che probabilmente è il suo più grande successo, Il deserto dei Tartari, dal quale nel 1976 Valerio Zurlini trae il film omonimo.
Fra i suoi ultimi scritti rientra I miracoli di Val Morel, pubblicato nel 1971 e non più ristampato. Il libro è una raccolta di finti miracoli, che nell’invenzione dell’autore sarebbero stati attributi a Santa Rita dalla tradizione popolare. Buzzati si è ispirato per questa opera alla località di Valmorel nel bellunese.
Fu un autore molto realistico che affrontava la gente con i temi della solitudine e dell’angoscia. Morì di tumore al pancreas (che già aveva causato il decesso del padre nel 1920) nella clinica “La Madonnina” di Milano il 28 gennaio 1972.

Susin di Sospirolo, 23 luglio 1920
“Ora mi dedico completamente alle gite, oggi ho già fatto una montagna (M. Sperone)”
Dino Buzzati da “Lettere a Brambilla”, 23 luglio 1920

Informazioni Utili


Comune di Sospirolo > tel. 0437 8446 - www.comune.sospirolo.bl.it
Ufficio Informazioni Turistiche Belluno > tel. 0437 940083 - www.infodolomiti.it
Ente PARCO Nazionale Dolomiti Bellunesi > tel. 0439 3328 - www.dolomitipark.it
Pro Loco “Monti del Sole” Sospirolo – tel. 320 3342082  - www.sospirolo.net

Dove Mangiare


Agriturismo American Spirit Ranch > Loc. Campaz, 10 - tel. 335 5860386 - www.asranch.it
Osteria Alla Certosa > Loc. Mis, 82 – tel. 0437 843143 - www.allacertosa.it
Pizzeria La Grotta > piazza Lexy 116 Sospirolo Capoluogo - tel. 0437 89420
Ristorante Bacchetti > Loc. Piz/Camolino, 69 - tel. 0437 89159
Ristorante Pizzera Rosolin > Loc. Rosolin, 252/A - tel. 0437 89321 - www.ristoranterosolin.com

Strutture Ricettive


Ristorante Pizzeria Rosolin con camere > Loc. Rosolin, 252/A - tel. 0437 89321 - www.ristoranterosolin.com
Agriturismo Dagai , Loc. Susin Dagai, 171 – tel. 327 0142567 - www.agriturismodagai.it                                                                                      
Agriturismo  Mazzoncini, Gron, 35 – tel. 336 494000 - www.webdolomiti.net/agriturismo/mazzoncini.htm
B&B Villa Fiocco, Loc. Susin, 3 – tel. 328 3277745 - www.villafiocco.com
Casa da Luciana, Loc. Piz 66 - tel. 388 7508729  - www.casadaluciana.it
Casa vacanze Ines e Tino Casa vacanze, Loc. Oregne, 79/A e 79/B  – tel. 368 7201292 www.inescasavacanze.it
La Casa de Bepi, Loc. Torbe, 25 – tel. 320 6807839 - www.viverenelledolomiti.it
La Certosina  B&B Qui, Loc. Mis, 82 – tel. 0437 843143 - www.allacertosa.it
Villino al Comunal, Loc. Sopra Susin, 50/A tel. 339 8911524 - www.parks.it/app/villino.comunal
 


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