Escursione
faticosa, necessita di passo sicuro e assenza di vertigini.
Da
Vedana 402 m (10,5 km da Belluno), appena oltrepassata la Certosa,
si imbocca la rotabile che sale a destra (indicazione per Le Rosse)
raggiungendo così l'abitato indicato e uno slargo in corrispondenza
della fontana pubblica del piccolo nucleo di Le Rosse Alte 540
m (1,5 km da Vedana).
Andata:
Dall'estremità
ovest del villaggio di Le Rosse Alte 540 m., ha inizio a
quota 560 m ca. un buon sentiero che con moderata salita e qualche
gradino scavato nella roccia (gli Scalet) porta ad ovest a raggiungere
in breve un bivio. Sulla destra, nord, sale il sentiero per Costa
Longa e Piz de Vedana. Si continua invece lungo il sentiero di sinistra
inoltrandosi ad ovest prima in leggera discesa e poi un po' su terreno
roccioso nell'andare ad aggirare un crinale 580 m ca. dal quale
la vista si apre sul bacino del Mis e sullo sbarramento artificiale.
Si scende poi perdendo una ventina di metri di quota al fondo della
stretta e rocciosa e anfrattuosa Val de San Daniel.
Se ne esce dal fianco destro con direzione nord-ovest andando a
incontrare ben presto un secondo avvallamento denominato Val de
la Costa de Mez dove a quota 575 m, si incontra un bivio. Sulla
destra a salire, prosegue il sentiero che utilizzeremo al ritorno.
Si continua invece in leggera discesa lungo il sentiero di sinistra
andando a doppiare a quota 555 m un costone inciso da evidentissimo
solco utilizzato per il trasporto di legname.
Oltre il costone il sentiero inizia a scendere nettamente e porta
infine a raggiungere il fondo della incassata e rocciosa Val Carpenada
che si attraversa a quota 475 metri (ore 0.50). Rimontato per pochi
metri il fianco destro si esce sulla sponda destra della valle ove
si confluisce in un sentiero mulattiera che, prima della costruzione
del bacino atrificiale, costituiva un accesso dal fondovalle. Lungo
quest'ultimo si inizia a salire lungamente lungo la sponda destra
della Val Carpenada e, più su, lungo la sponda destra di una valletta
secondaria affluente della Val Carpenada. In questo tratto il sentiero
attraversa anche facili lastronate rocciose.
Superati circa 150 metri di quota e presso un muretto a secco, il
sentiero volta nettamente a sinistra. Una ventina di metri più su
si incontra ancora un bivio. Il sentiero di sinistra porta in breve
a una bella sella prativa 660 m con resti di ricovero addossati
a un landro roccioso e vista sul Prabello che si trova esattamente
a monte del colle che fino a questo punto ha fincheggiato sulla
sinistra la nostra salita lungo il sentiero mulattiera. Si continua
invece sulla destra dove il sentiero mulattiera prosegue a monte
del colle sopradetto (muretti a secco) innalzandosi faticosamente
con ripide anse finchè, usciti dalla boscaglia, inizia un bel tratto
diagonale a destra a tratti intagliato nella roccia, esposto e panoramico
(vista sul bacino del Mis e sulla Val Belluna).
A quota 800 m ca. si incontra un bivio. Sulla destra, meno
marcato di quello che stiamo seguendo, si stacca un sentiero che
seguiremo al ritorno. Continuando lungo il sentiero mulattiera principale
si incontra ancora un tratto molto ripido e si va infine, piegando
a sinistra, ad aggirare un costone (Col de le Rore Bass 898 m) che
anticipa un ampio avvallamento. Attraversato a semicerchio l'avvallamento
boscoso pressochè in quota e da ultimo guadagando pochi metri sul
fianco destro dello stesso si raggiunge il bel ripiano aperto e
panoramico ove sorge la Casera di Nusieda Alta 970 m (ore 2/2.15).
Ritorno:
Da Nusieda Alta, a
ritroso secondo il percorso di andata, si va a doppiare il Col de
le Rore Bass 898 m e discesi un centinaio di metri ripidamente si
va a incontrare il bivio a quota 800 metri ca. già nominato
nell'andata. Qui si abbandona il marcato sentiero mulattiera utilizzato
all'andata e si volge a sinistra lungo il meno marcato sentierino
che dirige a est in quota.
Attraversata una fenditura rocciosa si incontra un bivio. Sulla
sinistra, continua un sentiero secondario che si inoltra in Val
dei Pizet. S'imbocca invece il sentierino di destra che scende ripidamente,
a tratti quasi un ripido solco, lungo un aperto costone. Più basso,
superato un minuscolo boschetto, si piega un po' a sinistra e oltrepassando
un colletto esposto e dirupato ci si cala con passaggio esposto
al fondo della incassata e rocciosa Val Carpenada che si attraversa
a quota 580 m ca. Sul fianco opposto si riprende a salire rimontando
qualche costone esposto aiutati anche da una scaletta metallica.
Aggirato il costone che limita il fianco di sinistra della valle
si inizia a traversare pressochè in quota incontrando poco dopo,
a quota 590 m ca., il costone intagliato dall'evidente solco per
il trasporto del legname che si era già incontrato all'andata ma
a una quota di circa qualche decina di metri inferiore.
Si raggiunge poi la Val de la Costa de Mez e il bivio a quota 575
m già incontrato all'andata. Si è qui confluiti nel sentiero utilizzato
all'andata seguendo il quale a ritroso si ritorna a Le Rosse
Alte 540 m (ore 4).
Tratto
da "Dolomiti Bellunesi Cinquanta itinerari nel Parco Nazionale"
di Paolo Bonetti - edizioni PANORAMA Trento, 1997
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