Percorso facile su sentiero attrezzato dal Parco Nazionale delle
Dolomiti Bellunesi.
Val Falcina
Posta
sulla destra orografica del torrente Mis, la Val Falcina è chiusa
a sud-ovest dalle pareti dolomitiche del Monte Pizzocco e sbocca
nel lago artificiale del Mis. Il sentiero natura della Val Falcina
è un breve percorso ad anello che consente, anche ad escursionisti
non particolarmente esperti, di immergersi in ambienti dal fascino
selvaggio e dall'indubbio interesse naturalistico. Per accedervi
dalla valle del Piave, si percorre la strada provinciale n. 2 della
Valle del Mis: dopo alcune gallerie, si giunge in breve al ponte
che attraversa il torrente Falcina, dove ha inizio il sentiero.
Appena oltre, presso il Pian della Falcina, è possibile lasciare
l'auto. I pannelli collocati ai margini del tracciato contengono
informazioni geologiche, botaniche e faunistiche che rendono la
passeggiata un'occasione di approfondimento sulla natura di questi
luoghi.
Geologia
La Val Falcina è una incisione fluvio-torrentizia dal tipico profilo
a "V", profondamente intagliata nella Dolomia Principale, che qui
si presenta come una potente successione di rocce stratificate in
banchi molto inclinati, talora quasi verticali. In alcune zone le
pareti rocciose si avvicinano a formare forre (es. Val del Burt)
. Lo sviluppo geomorfologico della valle risente fortemente della
presenza di un'importante linea di faglia (faglia del Pizzocco),
responsabile della intensa fratturazione delle rocce. Allo sbocco
della Val Falcina nella Valle del Mis è presente un'ampia superficie
quasi pianeggiante, debolmente digradante verso il lago (Pian della
Falcina) che corrisponde ad un grande conoide alluvionale stabilizzato,
in parte eroso ed inciso lungo il margine meridionale.
Flora e vegetazione
Per le sue peculiarità floristiche e vegetazionali, l'itinerario
può considerarsi rappresentativo del paesaggio vegetale presente,
a media quota, nel settore orientale del parco. La zona è importante
soprattutto per la presenza di entità floristiche a diffusione orientale
( Pino nero, Ambretta di Ressmann, Campanula della Carnia, Euforbia
di Kerner, ecc.), alcune delle quali trovano proprio qui il limite
occidentale del proprio areale. I tipi di vegetazione forestale
che si incontrano più frequentemente lungo il percorso sono la faggetta
submontana con carpino nero, la boscaglia di forra, e le formazioni
a pino nero dei versanti più aridi. Da segnalare poi l'interessante
e molto diffusa vegetazione delle rupi umide, dominata dalla Spirea
cuneata, endemismo veneto-friulano.
Fauna
Gran parte dell'itinerario si sviluppa attraverso cedui di latifoglie,
che offrono ospitalità a molte specie animali, fra cui numerosissimi
uccelli passeriformi. A differenza di altre zone, nella Val Falcina
anche il camoscio si può osservare nel bosco e, con un po' di attenzione,
è possibile udire e vedere altre interessanti specie, più rare o
molto elusive: l'aquila reale, il picchio nero, la vipera, la volpe.
La Presenza del lago contribuisce ad aumentare la diversità faunistica
dell'area: così, numerose sono le specie che si possono osservare
nello specchio lacustre, fra cui il rospo comune e la rana montana,
che qui si riproducono, la natrice dal collare e, fra gli uccelli,
la rondine montana (che nidifica sul ponte della Val Falcina), i
germani reali (che svernano nel lago) e la ballerina gialla.
Tratto dal depliant "Itinerari nel
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi" - ed. 2000